Presentazione














DOLOMITI PATRIMONIO dell'UMANITA'
VIAGGIO di SCOPERTA tra NATURA e ARTE
Presentazione del Progetto

Il Progetto propone un percorso critico tra Paesaggio e Arte, un ritorno al tempo dei primi viaggiatori che esplorarono le valli dolomitiche con difficoltà e grande spirito di conoscenza.

Il viaggio e la scoperta, il disegno del paesaggio e la sua descrizione, sono tutti elementi fondamentali per comprendere come ha avuto inizio il rapporto di conoscenza, intesa in senso culturale, tra le Dolomiti e i viaggiatori dell'Ottocento.
Il Progetto ha come obiettivo prioritario quello di costruire un'azione di promozione e salvaguardia del Bene Ambientale, già universalmente riconosciuto come Patrimonio Mondiale, favorendo una sua nuova lettura attraverso un percorso critico tra Paesaggio e Arte sulla base di documenti e diari di viaggiatori.

Il progetto intende promuovere un'etica di comportamento, uno stile di visione, guardando il territorio con l'occhio dell'Artista e avendo nella propria "cassetta degli attrezzi" le testimonianze dei viaggiatori, disegnatori, artisti, uomini di scienza; e ancora, cartoline di un tempo, diari di viaggio, notizie di luoghi scomparsi.
Il Genius Loci del progetto è rappresentato dal mistero e dalla suggestione di testimonianze lontane, di luoghi ed emozioni sullo sfondo delle Dolomiti.
Saranno i pionieri a dare informazioni, immagini,suggerimenti per una nuova lettura del Paesaggio, per una sua riscoperta attraverso un nuovo modo di vedere.
http://www.unesco.org/
http://www.unesco.it/
http://www.sitiunesco.it/

Gruppo di Progetto

Il Gruppo di Progetto è costituito da Marianna, Pietro e dal Docente Tutor.
Marianna abita ad Auronzo di Cadore in provincia di Belluno e frequenta il terzo anno dell'Istituto d'Arte di Cortina d'Ampezzo. Adora fotografare e stare in compagnia degli amici, gioca a curling e fa parte di diversi cori. Le piace vivere nel suo paese perchè ha, in ogni momento, l'occasione e la possibilità di stare a contatto con la natura e le sue amate montagne.

Pietro abita a Villabassa (Bz) e frequenta il terzo anno dell'Istituto d'Arte di Cortina d'Ampezzo. E' molto interessato al tema della salvaguardia della Natura e del Paesaggio e cerca di contribuire con il suo impegno alla tutela di questo patrimonio. Ama gli sport che gli consentono di stare vicino alla montagna, fa parte di un gruppo scout e si dedica alla fotografia.

Il Docente Tutor, architetto, si dedica alla Pedagogia del Patrimonio, frequenta corsi di formazione organizzati dalla Comunità Europea su tematiche ambientali, crede nella cooperazione transnazionale ed è referente per i Progetti Europei dell'Istituto d'Arte.

http://www.polovalboite.it/



sabato 12 dicembre 2009

Michael Wachtler - "Le Tre Cime ...filmate per la prima volta"- Seconda parte


"Le Tre Cime ... filmate per la prima volta" - Seconda parte


Il successo continuò ad aumentare, e i filmati svilupparono quei meccanismi propri del film. L'uomo in mezzo a una natura grandiosa ne divenne il fulcro. Dopo essere stato incaricato, nel 1907, di documentare la “Conquista delle Dolomiti”, solo un anno dopo Ormiston-Smith vendeva le sue immagini come “ The gratest show of the world”, “Il maggiore spettacolo al mondo”. Con un cinema itinerante con uno schermo di 80 metri quadri, cominciò a girare per le città. Il tempo delle esagerazioni e delle illusioni era già iniziato. La sua macchina pubbicitaria era partita. I giornali annunciavano a lettere cubitali i suoi film, avvertendo gli spettatori che “vi riitroveranno diverse facce note...”. Era stata scoperta una nicchia di mercato, “...solo che qui si marcia lentamente, per svegliare il ricordo e facilitare il riconoscimento, sì, perché ogni spettatore di queste biografie mondiali troverà qualche conoscente nel film, se non vedrà addirittura se stesso in veste di partecipante o spettatore”.
Finalmente, dopo migliaia di anni di storia dell'umanità, era stato inventato un mezzo per conservare la vita. Frank Ormiston-Smith divenne una stella dietro alla macchina da presa, e gli abitanti delle montagne si trasformarono in attori ansiosi di poter partecipare. Non ci fua da meravigliarsi che in breve tempo le montagne furono invase da fotografi e cineasti”.


Michael Wachtler




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