CIMABANCHE
Ai primi del Novecento sorgeva a Cimabanche un albergo frequentato da turisti stranieri, dalla nobiltà austriaca e dall'alta borghesia del tempo. L'albergo però ebbe vita breve; fu infatti distrutto all'inizio della Prima Guerra Mondiale, il 26 maggio 1915, dagli austriaci.
L'albergo fu edificato da Giovanni Siorpaes de Santo che aveva comperato dalla famosa famiglia di banchieri Rothschild, il Pavillon di Nathaniel Rotschild, costruito nel 1899.
Il Pavillon era una costruzione a due piani, in muratura, e venne distrutto da un incendio nel 1904.
L'hotel di Cimabanche era un lussuoso albergo che sorgeva proprio al confine tra Ampezzo e Dobbiaco, aveva quattro piani con soffitta, era arricchito da molti balconi e tre grandi verande e disponeva di ventisei camere da letto. Esiste ancora un inventario che dimostra chiaramente l'efficienza dell'albergo, dotato di attrezzature moderne, di argenteria, biancheria, vasche da bagno in zinco, maioliche decorate a fiori blu e molte attrezzature per le attività e il comfort dei villeggianti. Nel bosco c'era una dependance con la stalla in cui Giovanni Siorpaes allevava i maiali.
L'albergo fu distrutto dagli austriaci il 26 maggio 1915 per ragioni strategiche.
Attualmente, dove un tempo sorgeva questo albergo, i discendenti di Giovanni Siorpaes hanno edificato una piccola baita che costituisce un punto di riferimento per il ristoro di sciatori ed escursionisti.
Marianna, Pietro e docente Tutor.
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